lunedì 31 dicembre 2012

Vietato dire la verità su Monti


Vietato dire la verità su Monti E nella rete scatta la censura

L'enciclopedia online Wikipedia cancella la citazione dei collegamenti del premier al Gruppo Bilderberg e Trilaterale ed elimina i riferimenti ai risultati economici negativi del governo dei tecnici. Il Sole24Ore critica il Prof e viene zittito. Ecco il regime strisciante
Il sito internet si chiama www.ilbuio.org ma aiuta a fare luce su una strana serie di coincidenze che riguardano l'augusto professor Mario Monti.

È una storia che riguarda il premier dimissionario e Wikipedia, l'enciclopedia online più cliccata del pianeta. Si dà il caso che qualche enciclopedista abbia voluto aggiungere alcuni dettagli (non proprio trascurabili ma forse imbarazzanti) alla autorevole biografia del Bocconiano.

CONTENU

Per esempio, che Monti è stato presidente europeo della tenebrosa quanto prestigiosa Trilaterale. Oppure che aveva fatto parte dello «steering committee» del Gruppo Bilderberg. O ancora che è il numero 1 (ancorché onorario) di un altro ristretto «think tank», il club Bruegel di Bruxelles.
Tutte cose vere, informazioni facilmente verificabili e largamente diffuse sul web. Invece che ti combina Wikipedia, «enciclopedia libera» di nome ma non di fatto? Ogni volta che qualche utente tenta di infilare queste voci nel profilo di Monti subisce una censura. I moderatori sono intervenuti e hanno ripristinato la voce precedente, mondata da ogni riferimento che associasse il limpido curriculum montiano a lobby influenti, reti di potere esclusive, élite più o meno segrete capaci di orientare le politiche delle organizzazioni internazionali come dei singoli governi.
La storia della censura wikipedica è raccontata nei dettagli sulla pagina principale di Buio.org, un sito «multiautore» di estrema sinistra (tra i link consigliati figurano anche l'Associazione Stalin, Indymedia e il database internazionale sul marxismo) ricco di rimandi da consultare per le opportune verifiche. Si può ricostruire la discussione sulla voce relativa alla Commissione Trilaterale con le numerose purghe operate dai «liberi censori», la relativa cronologia, e la stessa operazione è possibile ripetere per le voci sul Bilderberg e il Bruegel. Vengono riportati anche i «nickname» degli amministratori di Wikipedia che sono intervenuti a ghigliottinare le informazioni sgradite. Sembra siano «tra i più attivi e “autorevoli”» dell'edizione italiana dell'enciclopedia web.
C'è un occhio di riguardo, dunque, su Mario Monti. Nulla deve turbare la sua immagine irreprensibile, priva di lati oscuri, che non sbaglia mai. Se sul Professore circola qualche informazione che potrebbe metterlo in cattiva luce, scatta immediatamente il tentativo di censurare o sminuire. Soltanto in questi ultimi giorni è successo altre due volte. La prima è stata venerdì, quando il quotidiano online Formiche.net (il cui fondatore, Paolo Messa, è nello staff del ministro Clini dopo essere stato capo ufficio stampa dell'Udc, fonte Wikipedia) ha rivelato il luogo in cui si stava svolgendo la riunione segreta tra Monti e i centristi: un convento di suore sul Gianicolo legate alla Comunità di Sant'Egidio. Immediata pioggia di false smentite. Ieri, altra sequela di precisazioni e distinguo verso il Sole24Ore che ha fatto i conti in tasca al governo scoprendo che i tecnoministri hanno realizzato soltanto il 25 per cento del programma.
Monti l'intoccabile. Il perfetto. Il senza macchia. Soprattutto se le ombre sul suo sobrio e competente operato vanno a toccare l'ambito economico, nel quale il premier dimissionario si ritiene una sorta di messia infallibile. Ne è riprova ancora Wikipedia, all'erta perfino nella santa notte di Natale. Alle 22.28 del 24 dicembre si potevano leggere i dati non lusinghieri dell'economia italiana durante l'anno del governo tecnico: disoccupazione, Pil, debito, cose che conosciamo fin troppo bene. L'indomani, alle 10.18, qualche Erode aveva già spazzato via tutto. Le due versioni sono a disposizione a questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mario_Monti&diff=54873876&oldi....
Il giorno in cui nasce Gesù si fermano tutti i quotidiani, ma non le forbici della wiki-censura pro-Monti. È un fenomeno solo italiano. Un wiki-utente, infatti, ha aggiornato la biografia del professore anche nella disinformata versione in lingua francese. I wiki-cugini, lungi dallo zittire il collaboratore, gli hanno chiesto notizie e dettagli aggiuntivi. E anche la relativa discussione è online
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lunedì 10 dicembre 2012

La truffa dello spread!


L'origine della crisi: un sistema in mano alla speculazione bancaria

Lo schema è corretto; ma le banche private prestano denaro anche ad un tasso superiore al 3-5% a cui fa riferimento la tabella;

Nella zona euro la BCE ha prestato alle banche private all'1% di interesse e queste hanno prestato all'Italia ad un tasso in alcuni periodi superiore al 6% (spread a 450-500) mentre la Spagna è arrivata a pagare l'8% e la Grecia persino oltre al 15% !!! Livelli ovviamente insostenibili: La Grecia (e in tono minore Spagna e Italia) come sappiamo bene ha dovuto tagliare con il machete ogni servizio, aumentando le tasse per ''sfamare'' la fame degli speculatori. Il Giappone invece ha un debito pubblico che rappresenta il 240% del PIL, ma non ha problemi in quanto paga sul debito un interesse prossimo allo Zero!

Siamo soli!

Guardate questa foto, uno scatto perfetto che racconta e che ci mette di fronte ad un osservazione vera della nostra situazione. Mario Monti con la sua famiglia se ne va per la città... Passano davanti ad un poveretto ma non lo degnano neanche di uno sguardo!! (tra l'altro qui a Milano ieri c'erano zero gradi e stare all'aperto è dura) Questa foto mi fa capire ancor di più quanto siamo soli, quant
o lo stato non ci fosse, quanto per questa gente siamo solo numeri... Credo che un presidente di un paese debba essere una persona vera ed onesta, che conosca da vicino i problemi della gente, che si commuova... Perché allora ancora nonostante siamo nella m... non hanno dimezzato la classe politica e gli stipendi?? Perché il presidente prima di tassare anche l'aria non faceva un atto di forza alle spese pubbliche che sono uno dei problemi principali?? Perché ci prendono per il c...!!!

venerdì 7 dicembre 2012

La vera storia della marijuana!!! E' tutta una messa in scena anni fa da...

Da dove deriva la parola 'MARIJUANA'? A metà degli anni trenta, la parola M è stata creata per offuscare la buona reputazione e la straordinaria storia della pianta di canapa… come leggerete. I fatti e i riferimenti qui citati, sono comunemente verificabili sull’Encyclopaedia Britannica, che è stata stampata su carta di canapa per 150 anni:

Fino al 1880 tutti i libri di scuola erano fatti di fibra di canapa o di lino; Hemp Paper Reconsidered, Jack Frazier, 1974.
Dal 1631 fino al 1880 in America era LEGALE PAGARE LE TASSE CON LA CANAPA; LA Times, Aug. 12, 1981.
Nel 17esimo e nel 18esimo secolo in America RIFUTARSI DI COLTIVARE CANAPA ERA CONTRO LA LEGGE! In Virginia dal 1763 al 1769 si poteva essere arrestati se ci si rifiutava di coltivare canapa; Hemp in Colonial Virginia, G. M. Herdon.
George Washington, Thomas Jefferson e altri padri fondatori COLTIVAVANO CANAPA; Diari di Washington e di Jefferson. Jefferson contrabbandava semi di canapa dalla Cina alla Francia, e poi in America.
Benjamin Franklin era proprietario di una delle prime cartiere in America nella quale si lavorava la canapa. Inoltre, la guerra del 1812 è stata combattuta per la canapa. Napoleone voleva interrompere l’esportazione da Mosca verso l’Inghilterra; Emperor Wears No Clothes, Jack Herer.
Per migliaia di anni il 90% di tutte le vele e delle cime era fatto di canapa. La parola fiamminga 'canvas' (canovaccio) significa canapa; Webster's New World Dictionary.
L’80% di tutte le stoffe, dei tessuti, dei vestiti, della biancheria, dei drappi, delle lenzuola, ecc erano fatti di canapa fino agli anni 1820, quando è stata introdotta la filatrice per il cotone.
Le prime bibbie, mappe, cartine, la bandiera di Betsy Ross, le prime bozze della Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione erano fatte di canapa; U.S. Government Archives.
La prima pianta coltivata in molti stati è stata la canapa. Il 1850 è stato un anno straordinario per il Kentucky, che ne ha prodotte 40.000 tonnellate. Fino al 20esimo secolo la canapa è stata la pianta più venduta; Archivi di Stato.

I racconti più antichi sulla coltivazione della canapa risalgono a 5000 anni fa in Cina, anche se probabilmente è a partire dall’antico Egitto che si può parlare di industrializzazione della canapa.
Le tele dei dipinti di Rembrandt, Gainsborough, Van Gogh, così come fondamentalmente la maggior parte delle tele dei quadri di un tempo erano fatte di canapa.
Nel 1916, il governo USA prevedeva che entro gli anni quaranta tutta la carta sarebbe stata prodotta con la canapa e che non ci sarebbe più stato bisogno di tagliare gli alberi. Alcuni studi condotti dal governo riportano che 1 acro di canapa equivale a 4,1 acri di alberi per cui si stava pianificando la realizzazione di questi progetti; Dipartimento dell’Agricoltura.
Fino al 1937 colori e vernici di buona qualità erano prodotti con olio di semi di canapa. Nel 1935 in America furono usate 58.000 tonnellate di semi di canapa per prodotti da pittura; Sherman Williams Paint Co. Testimonianza di fronte al Congresso contro il MARIUANA Tax Act del 1937.
Il primo modello-T di Henry Ford carburava ad olio di canapa e L’AUTOMOBILE STESSA ERA COSTRUITA IN CANAPA! Ford è stato fotografato sulle sue vaste proprietà in mezzo ai campi di canapa. La macchina, ‘cresciuta dalla terra’ aveva pannelli di plastica di canapa, la cui resistenza all’impatto era 10 volte superiore a quella dell’acciaio; Popular Mechanics, 1941 .
Canapa, ovvero ‘La Pianta da Miliardi di Dollari.' Era la prima volta che una coltura destinata alla vendita aveva un potenziale commerciale superiore al miliardo di dollari; Popular Mechanics, Feb., 1938.
Il Mechanical Engineering Magazine (Feb. 1938) ha pubblicato un articolo intitolato 'The Most Profitable and Desirable Crop that Can be Grown' (La pianta più redditizia e piacevole che si possa coltivare). Sosteneva che se la canapa fosse stata coltivata utilizzando la tecnologia del 20esimo secolo, sarebbe stata l’unica coltivazione consistente negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
L’informazione che segue proviene direttamente dal filmato del 1942 di 14 minuti del Dipartimento dell’Agricoltura americano (USDA) che incoraggia ed istruisce i ‘coltivatori patriottici americani’ a coltivare 350.000 acri di canapa all’anno per sostenere la guerra:

...(Ai tempi in cui) i templi greci erano nuovi, la canapa era già da secoli al servizio del genere umano. Per migliaia di anni, anche allora, questa pianta è stata coltivata per produrre corde e vestiti sia in Cina che altrove in Oriente. Nei secoli prima del 1850 tutte le navi che veleggiavano nei mari occidentali erano equipaggiate con vele e cime di canapa. Sia per il marinaio quanto per i boia la canapa era indispensabile....

...Ora che le risorse di canapa delle Filippine e dell’India orientale sono nelle mani dei giapponesi … la canapa americana deve rispondere alle necessità del nostro esercito, della nostra flotta e della nostra industria...

...Le riserve della marina stanno diminuendo rapidamente. Dopo averle rifornite, la canapa americana dovrà svolgere un nuovo compito; canapa per gli ormeggi delle navi, canapa per i cavi da rimorchio, canapa per gli attrezzi e gli strumenti, canapa per infiniti usi navali sia in mare che a terra. Come ai tempi in cui le vecchie corazzate solcavano i mari vittoriose con sartie e vele di canapa. Hemp for Victory! (Con la canapa vinceremo!)'

Documento autenticato della biblioteca del Congresso; trovato grazie alla ricerca di Jack Herer, che non ha creduto alle dichiarazioni di altre istituzioni governative secondo le quali il film del 1942 dell’USDA 'Hemp for Victory' non esisteva.

La coltivazione e la produzione di canapa non danneggiano l’ambiente. Il bollettino #404 dell’USDA concludeva affermando che la canapa produce 4 volte più polpa rispetto al legno e causa un inquinamento da 4 a 7 volte inferiore.

Da Popular Mechanics, Feb. 1938:
'Cresce rapidamente in una stagione … Può essere coltivata in ogni stato... Le sue lunghe radici penetrano il terreno e lo rompono, lasciandolo in perfette condizioni per la coltura dell’anno successivo. La densa massa di foglie, che arriva a 8-12 piedi da terra, soffoca le erbacce.

...la canapa, questa nuova coltivazione può contribuire in maniera incommensurabile all’agricoltura e all’industria americana.'

Se negli anni 30 le innovazioni dei macchinari agricoli fossero state applicate alla canapa, avrebbero portato ad una rivoluzione industriale. Questa risorsa da sola avrebbe potuto creare milioni di nuovi posti di lavoro e produrre migliaia di prodotti di buona qualità. Se la canapa non fosse stata resa illegale avrebbe fatto uscire l’America dalla Grande Depressione.

William Randolph Hearst (Il Cittadino Kane) e la Hearst Paper Manufacturing Division della Kimberly Clark possedevano moltissimi acri di bosco. La Hearst Company produceva la maggior parte dei prodotti cartacei. Il nonno di Patty Hearst, un distruttore della natura per suo profitto personale, stava per perdere milioni a causa della canapa.

Nel 1937, La Dupont brevettò i processi per derivare la plastica dal petrolio e dal carbone e il suo bilancio annuale spinse gli azionisti ad investire nella sua nuova divisione petrolchimica. Materiali sintetici come la plastica, il cellophane, la celluloide, il metanolo, il nylon, il rayon, il dacron, ecc. potevano quindi essere derivati dal petrolio. L’industrializzazione della canapa naturale avrebbe distrutto l’80% degli affari della Dupont.

L’INGANNO

Andrew Mellon divenne segretario del tesoro di Hoover e il maggior investitore della Dupont e mise il suo futuro genero, Harry J. Anslinger, a capo dell’ufficio federale narcotici e droghe pericolose.

Si tennero degli incontri segreti fra questi capitani d’industria della finanza. La canapa venne dichiarata pericolosa e una minaccia per le loro società da miliardi di dollari. Doveva essere eliminata affinché le loro dinastie rimanessero intatte. Questi individui si servirono di una misteriosa parola del gergo messicano: 'marihuana' e la inculcarono nelle coscienze americane.

MANIPOLAZIONE DEI MEDIA

Verso la fine degli anni ’20 e negli anni ’30 infuriò una tempesta di giornalismo sensazionalistico. I giornali di Hearst pubblicavano storie che enfatizzavano gli orrori della mariuana e su tutti i titoli di giornale si parlava di questa minaccia. I lettori impararono che era la causa di tutto, dagli incidenti di macchina alla perdita della moralità.

Film come 'Reefer Madness (Follia da spinello)' (1936), 'Marijuana: Assassin of Youth (Assassina della Gioventù)' (1935) e 'Marijuana: The Devil's Weed (L’Erbaccia del Diavolo)' (1936) erano parte della propaganda pianificata da questi industriali per creare un nemico. Il loro obiettivo era di ottenere consenso pubblico per far passare le leggi contro la mariuana. Analizziamo le seguenti citazioni tratte da 'The Burning Question' (La Questione Scottante) conosciuta anche come REFEER MADNESS:

* un potente narcotico.
* atti di violenza sconvolgente.
* pazzia incurabile.
* effetti che distruggono lo spirito.
* sotto l’influenza della droga ha ucciso tutta la sua famiglia con un’ascia.
* la minaccia della mariuana è più immorale e più mortale anche di quelle droghe che distruggono lo spirito (eroina, cocaina)!

Reefer Madness non terminava nemmeno con il solito ‘lieto fine’. Il film concludeva con queste parole che apparivano sullo schermo: DITELO AI VOSTRI FIGLI.

Negli anni ’30 la gente era molto infantile e rasentava quasi l’ignoranza. Le masse erano come un gregge in attesa di essere guidato dai pochi che erano al potere. Non sfidavano le autorità. Se una notizia era sui giornali o veniva data alla radio, credevano che dovesse essere vera per forza. Lo dissero ai loro figli e i loro figli crebbero per diventare i genitori del baby boom.

Il 14 aprile 1937, la Prohibitive Marihuana Tax Law, o il progetto di legge che rendeva illegale la canapa, venne portato direttamente al House Ways and Means Committee, che è l’unico che può proporre un progetto di legge alla camera senza che sia stato discusso da altri comitati. Il presidente del Ways and Means, Robert Doughton, appoggiava la Dupont e fece in modo che la proposta venisse approvata dal congresso.

Il Dr. James Woodward, medico ed avvocato, testimoniò troppo tardi a nome dell’American Medical Association. Disse al comitato che la ragione per la quale la AMA non aveva denunciato prima la Marihuana Tax Law era che l’associazione aveva appena scoperto che la mariuana era/è la canapa.

Poche persone ai tempi si resero conto che la minaccia mortale della quale avevano letto sulle prime pagine dei gironali di Hearst in realtà era l’inerte canapa. L’AMA considerava la canapa una MEDICINA alla base di molti farmaci venduti negli ultimi cento anni.

Nel settembre del 1937 la canapa diventò illegale. La pianta più utile fra tutte quelle conosciute diventò una droga e il nostro pianeta sta soffrendo da allora.

Il congresso ha proibito la canapa perché si era detto che, tra quelle conosciute, fosse la droga che causava più violenza. Anslinger, che diresse la Drug Commission per 31 anni, divulgò l’idea che la mariuana rendesse estremamente violento chi ne facesse uso. Negli anni ’50, sotto la minaccia comunista paventata dal maccartismo, Anslinger a quel punto diceva l’esatto contrario, cioè che la MARIJUANA rendeva così pacifici che i soldati non avrebbero voluto combattere.

Oggi il nostro pianeta è in una situazione disperata e la terra sta soffocando perché molte zone di foresta vergine scompaiono. L’inquinamento, veleni e sostanze chimiche stanno uccidendo le persone. Questi gravi problemi potrebbero essere sconfitti se si industrializzasse la canapa. La biomassa naturale potrebbe supplire alle necessità energetiche del pianeta che al momento vengono prodotte dai combustibili fossili. Abbiamo consumato l’80% delle nostre riserve di petrolio e di gas e abbiamo bisogno di una risorsa rinnovabile. La canapa potrebbe essere la soluzione all’aumento dei prezzi del gas.

LA PIANTA MIRACOLOSA

La fibra di canapa è di qualità nettamente superiore a quella di legno e servono molte meno sostanze chimiche caustiche per produrre carta dalla canapa che dagli alberi. La carta di canapa non ingiallisce ed ha una durata molto lunga. In una stagione la pianta diventa rapidamente adulta, mentre gli alberi hanno bisogno di una vita intera.

TUTTI I PRODOTTI DI PLASTICA DOVREBBERO ESSERE DERIVATI DALL’OLIO DI SEMI DI CANAPA.
La plastica di canapa è biodegradabile! Col tempo si distruggerebbe e non danneggerebbe l’ambiente. Le materie sintetiche a base di petrolio, quelle che conosciamo noi, contribuiscono a rovinare la natura perché non si distruggono, e provocheranno gravi danni in futuro. I processi di produzione dei numerosi tipi di plastiche naturali di canapa non rovineranno i fiumi come hanno fatto la Dupont e altre società petrolchimiche. L’ecologia non si integra coi piani dell’industria petrolifera e con la macchina politica. I prodotti di canapa sono sicuri e naturali.

LE MEDICINE DOVREBBERO ESSERE PRODOTTE CON LA CANAPA.
Dovremmo tornare ai tempi di quando l’AMA appoggiava le cure a base di canapa. La 'MARIJUANA medicinale' è distribuita legalmente solo ad un ristrettissimo gruppo di persone, mentre gli altri sono serrati nella morsa di un sistema che fa affidamento sulle sostanze chimiche. La canapa porta solo beneficio al corpo umano.

LA FAME NEL MONDO POTREBBE FINIRE.
Dalla canapa si possono ricavare molte varietà di cibi. I semi contengono una delle fonti maggiori di proteine in natura. INOLTRE: contiene due acidi grassi essenziali che ripuliscono il corpo dal colesterolo e che non si trovano altrove in natura! Il consumo di semi di canapa è la cosa migliore che si possa fare per il proprio corpo. Mangiate semi di canapa crudi.

I VESTITI DOVREBBERO ESSERE FATTI DI CANAPA.
Gli abiti di canapa sono estremamente resistenti e duraturi nel tempo. I vestiti di canapa potrebbero essere passati ai propri nipotini. Oggi esistono società americane che producono vestiti di canapa, di solito con il 50% di questa fibra, ma le fabbriche di canapa dovrebbero essere dappertutto, e invece sono quasi sempre clandestine. Non si può fare pubblicità dei prodotti superiori di canapa sulla televisione fascista. Il Kentucky, che una volta era il primo stato produttore di canapa, ha PROIBITO DI INDOSSARE abiti di canapa! Rendiamoci conto: si può finire in galera per aver indossato dei jeans di buona qualità!

Il mondo è impazzito... ma questo non significa che bisogna far parte dei pazzi. Uniamoci e diffondiamo le informazioni. Raccontiamo a tutti la verità, compresi i nostri bambini. Usiamo prodotti di canapa ed eliminiamo la parola 'MARIUANA', diventando consapevoli della storia della sua nascita. Rendiamo politically incorrect pronunciare o stampare la parola M. Combattiamo la propaganda (creata per favorire i piani dei super ricchi) e le menzogne. In futuro dovremo usare la canapa perché abbiamo bisogno di una fonte di energia pulita per salvare il nostro pianeta.INDUSTRIALIZZIAMO LA CANAPA!

Le società produttrici di liquori, tabacco e petrolio finanziano con milioni di dollari al giorno la Partnership for a Drug-Free America ed altre istituzioni simili. Tutti noi abbiamo visto le loro pubblicità. Ora il loro motto è diventato: ‘È più pericolosa di quanto si creda.' Le bugie delle potenti corporation, che iniziarono con Hearst, sono vive e vegete ancora oggi.

Il lavaggio del cervello continua. Ora le pubblicità dicono: Chi compra uno spinello contribuisce agli omicidi e alle guerre tra bande. L’ultima campagna contro la canapa dichiara: Chi compra uno spinello… promuove il TERRORISMO! Il nuovo nemico (il terrorismo) ha spianato la strada al lavaggio del cervello in qualsiasi maniera che LORO reputino appropriata.

Esiste solo un nemico e sono quelle care persone alle quali pagate le tasse: i guerrafondai e i distruttori della natura. Attraverso i vostri finanziamenti stanno uccidendo il mondo proprio davanti ai vostri occhi. MEZZO MILIONE DI MORTI ALL’ANNO A CAUSA DEL TABACCO. MEZZO MILIONE DI MORTI ALL’ANNO A CAUSA DELL’ALCOL.

L’ingestione del THC, il principio attivo della canapa ha un effetto positivo e migliora l’asma e il glaucoma. Uno spinello tende ad alleviare la nausea causata dalla chemioterapia. Con la canapa viene fame. È un modo di essere sano.

È una pianta ALIENA.
Ci sono dimostrazioni fisiche che la canapa non è come le altre piante di questo pianeta. Si potrebbe concludere che sia stata portata qui a beneficio dell’umanità. La canapa infatti è l’UNICA pianta in cui i maschi e le femmine hanno un aspetto molto diverso, fisicamente! In ambito vegetale nessuno parla di maschi e di femmine, perché le piante non mostrano il loro sesso, ad eccezione della canapa. Per determinare il sesso di una qualsiasi pianta Terrestre normale bisogna guardare all’interno, nel suo DNA. Un filo d’erba maschile ha lo stesso aspetto fisico di un filo d’erba femminile. La pianta di canapa ha un’intensa sessualità.

LA CANAPA È ILLEGALE PERCHÈ I MILIARDARI VOGLIONO RIMANERE MILIARDARI!

C'è la canapa!!!! Risolve tutto lei!


Sui mille utilizzi a cui si presterebbe questa pianta, criminalizzata per il suo uso come sostanza stupefacente 
(che comunque, secondo molti scienziati, produce molti meno danni del tabacco e dell'alcol, il cui consumo è perfettamente legale) ne abbiamo parlato a più riprese. Di seguito vi proponiamo gli articoli e i documentari più significativi.


L'UE conferma la truffa del debito!


A seguito della già trattata petizione parlamentare dell’ on. Borghezio sulla natura giuridica dell’euro, un altro parlamentare stavolta del Pdl, Marco Scurria, ha chiesto un approfondimento sulla risposta di Olli Rehn, responsabile degli affari economici per la Commissione Europea.
Interrogazione con richiesta di risposta scritta 
alla Commissione Articolo 117 del regolamentoMarco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro

In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che «al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza».
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione?

IT
E-000302/2012
Risposta di Olli Rehn
a nome della Commissione
(12.3.2012)
L’articolo 128 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce la base giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro da parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali). La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario o dello scambio delle banconote o monete.
La Commissione Europea non fa altro che ribadire il concetto che le banconote, che più presumibilmente sono dei numeri su un computer nella maggior parte dei casi, appartengono all’Eurosistema, il congiunto degli istituti di emissione Centrali di ogni stato membro. Solo al momento – badate bene – dell’ ADDEBITO su un altro concorrente il proprietario sarà il titolare, secondo le leggi nazionali vigenti sul territorio.
Ma cosa significa?
Significa che la moneta viene creata dal nulla (ex nihilo), quindi senza costi o con costi di produzione irrisori nel caso delle banconote, e immediatamente l’Eurosistema si appropria di quel valore che rappresenta la banconota o la cifra in un conto corrente. Riesce a fare questo solo perché noi cittadini accetteremo quegli euro, non sarebbero altro che carta straccia altrimenti, senza alcun valore reale, ma solo indotto da chi lo accetta.
Quello che accade più tecnicamente se vogliamo é invece questo. Uno stato come l’Italia ha bisogno di soldi per le pensioni e per l’educazione, poniamo il caso. L’Italia ha 2 modi per avere quei soldi. Le tasse o la BCE. Facciamo passare la nostra Italia per la BCE. L’Italia chiede alla BCE di piazzare i titoli del Tesoro italiano (Bot,Cct, ecc.) sul mercato. La BCE convoca un asta per i titoli di stato italiani. Queste aste sono regolate secondo dei parametri inseriti nello statuto del SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali e della Banca Centrale Europea). Secondo i parametri specificati in questo statuto vengono scelti i cosí detti specialisti in titoli di stato.
Qui di seguito vediamo la graduatoria ufficiale del 2011:
Questi specialisti non sono altro che banche e istituti di credito fra i più importanti al mondo. Ciò che succede é questo: la BCE agevola ad un tasso dell’ 1% addebitando la moneta agli specialisti in titoli, viene poi spostata nei conti correnti dei titoli di stato, dove, a seconda del tipo di titolo sul quale si decide di investire, lo Stato Italiano dovrà pagare interessi per il 7% circa.
Quindi, l’Italia per avere, supponiamo, 100 mln di euro per le pensioni e l’educazione dovrà restituire un totale di 107 mln di euro. Sapete quella plus valenza da dove arriva? Dall’unico altro modo che ha lo stato per avere credito: le tasse. Ed ora che la nostra sovranità nazionale é totalmente venduta come fossimo una S.p.a. a causa della ratifica del Fiscal Compact arrivareranno e stanno arrivando i grandi tagli alla spesa pubblica. La persecuzione fiscale. Il terrorismo finanziario.
Di Sovrano, in Europa, é rimasto solo il Debito.

ATENE [6 DICEMBRE 2012]


 Scontri anche stanotte ad Atene!




SIAMO FIORI...NATI DALLA VOSTRA MERDA!


dentro quel passamontagna
dietro quella maschera antigas
sotto quel cappuccio nero
all'angolo della strada mentre danno alle fiamme
un blindato degli sbirri
sotto casa tua
tra quelli che incendiano
e fanno barricate
tra quelli che lanciano sanpietrini

....li c'è tuo figlio
ecco! quello li è tuo nipote,
quell'altro, è un tuo alunno,
l'altro ancora è il ragazzo
dell'appartamento a fianco

sono semplicemente il frutto
delle vostre idee di merda,
dei vostri politici di merda,
di questo mondo di merda
fatto di miseria
e centri commerciali
di controllo
e telefoni cellulari,
di un vuoto riempito
di merda cagata
dal culo di di affamatori,
tiranni hi-tech,
benvestiti ed eleganti,
con le mani sporche
di sangue
e la puzza di tutta la merda
che ci avete fatto trovare

quando li vedi,
quandi scrivi cazzate
sul tuo giornale di merda,
quando guardi la tv,
pensa che sono
dei pezzi di merda,
dei pezzi di voi,
del vostro mondo,
delle vostre idee

i ribelli
nelle vostre strade
ce li avete messi voi

e ora
che sboccino mille fiori
da tutta questa merda

giovedì 6 dicembre 2012

Il caso di Mykayla Chomstock, spacca il mondo in due fazioni!

Uno dei più giovani pazienti dell'Oregon, in cura con marijuana terapeutica per leucemia, solleva controversie 

Mykayla Comstock (nella foto), sette anni, ha ricevuto la diagnosi di leucemia l'anno scorso. Per combattere gli effetti collaterali debilitanti della chemioterapia, Mykayla si è rivolta ad un'altra medicina: l'olio di Cannabis.

“Mi aiuta a dormire” dice Mykayla a Oregonian (1) “La chemioterapia ti fa sentire come se volessi stare in piedi tutta la notte”. La cannabis è stata inoltre largamente accreditata come in grado di ridurre il dolore, la nausea e il vomito nei pazienti chemioterapici, benefici che la madre di Mykayla, Erin Purchase, definisce come impossibili da ignorare. 



“Oggi [Mykayla] è come era prima” ha detto la Purchase ad Oregonian. “Una bambina normale”. A sua volta paziente in cura con marijuana terapeutica, la Purchase coltiva la sua medicina e somministra giornalmente a Mykayla pillole di olio di cannabis. La donna attribuisce alla pianta il recupero della figlia. 

Secondo ABC News, Erin Purchase ha inserito Mykayla nel programma per la marijuana terapeutica dell'Oregon in meno di tre giorni dalla diagnosi di leucemia, lo scorso Luglio. Inizialmente i medici erano preoccupati per la scarsa risposta al trattamento della bambina e suggerirono un suo probabile bisogno di trapianto di midollo osseo. Mykayla iniziò ad assumere le pillole di olio di cannabis e la Purchase dichiara che per i primi giorni di Agosto la bambina era in remissione e che il trapianto non era più necessario. “Non credo sia una semplice coincidenza” dice la madre “Credo che la Cannabis l'abbia aiutata – almeno quello – a eliminare il cancro dal suo corpo”. 

Tuttavia, il pensiero di un paziente così giovane che assume marijuana terapeutica non è comodo per tutti. Dopo aver visitato la figlia in Agosto, il padre di Mykayla Jesse Comstock, che vive in Nord Dakota, ha preso in carico il problema. “Era completamente intontita” dice Comstock “Tutto ciò che voleva era starsene a letto a giocare ai videogiochi”. Comstock chiese aiuto ad un laboratorio privato, che riscontrò la presenza di THC (2) nell'organismo della figlia. Si mise allora in contatto con la polizia di Gladstone. Dopo aver esaminato i documenti per la marijuana terapeutica di Mykayla, il dipartimento disse a Jesse di avere le mani legate. Per iscrivere un minore nel programma per la marijuana terapeutica nell'Oregon è necessario il consenso di un tutore. La Purchase dichiara che continuerà a dare a Mykayla derivati della Cannabis per i due o tre anni che le rimangono di chemioterapia. 

Il padre contesta “Non ha una malattia terminale” “Sopravviverà a tutto questo ma, con tutta quell'erba, rallenteranno la crescita del suo cervello. Le sue scelte di vita verranno limitate per via delle decisioni prese dalla madre nei suoi confronti”. 

Un video di Mykayla dipinge però un quadro diverso del suo uso di Cannabis. In uno spezzone postato sulla pagina FB “Brave Mykayla (3)”, la bambina articola una visione infantile di come “la cannabis cura la malattia” dicendo che “ti aiuta a mangiare, ti può aiutare a dormire... e ti aiuta anche a sentirti una persona normale”. Lei sembra una bambina normale e felice anche se, dove la maggior parte delle ragazzine di sette anni ha i capelli, porta un cappello marrone e rosa fatto a mano. 

Le paure di Comstock per la figlia sono allineate a quelle di molti altri americani preoccupati che l'esposizione di un cervello in sviluppo agli effetti psicoattivi della marijuana possa essere dannoso. Come per molte altre medicine, gli effetti a lungo termine dell'uso adolescenziale di marijuana non sono conosciuti. Oppioidi come l'Oxycontin e il Percocet (4) sono usati per controllare il dolore nei pazienti oncologici, bambini inclusi. Sono tutti molto più potenti dell'erba e regolarmente associati a casi di overdose. La marijuana, tuttavia, è conosciuta per essere una sostanza relativamente benigna, con pochi rischi per la salute e nessun caso di decesso associato al suo uso. 

Pesare i pro ed i contro della marijuana terapeutica non è comunque un compito semplice. La ricerca ha correlato l'uso adolescenziale di erba con danni neuropsicologici, ma lo ha anche associato con un'attività antitumorale (5). Il cannabidiolo (CBD), uno dei tanti cannabinoidi contenuti nella cannabis, mostra potenziale particolarmente promettente nel trattare parecchie patologie. In California Jayden David, sei anni, è affidato a una miscela creata appositamente di CBD e THC per trattare la sua sindrome epilettica potenzialmente mortale, la sindrome di Dravet. E Mykayla non è l'unico piccolo paziente in Oregon ad usare la marijuana terapeutica. Secondo ABC News:
“Al momento, secondo quanto dichiarato dall'agenzia della salute dell'Oregon, ci sono altri quattro pazienti nel programma dell'Oregon che hanno età comprese tra i quattro e i nove anni, altri sei tra i dieci ed i quattordici anni e quarantuno tra quindici e diciassette anni. Dolore intenso, nausea, spasmi muscolari e crisi epilettiche sono tra le principali condizioni citate per l'uso terapeutico della marijuana”
Un recente articolo di O'Shaughnessy (6) esamina l'uso di marijuana terapeutica in un bambino che va all'asilo affetto da cancro al cervello e in un paziente di sette anni affetto da diabete e ADHD (7). La cannabis ha reso le loro routine giornaliere più gestibili, aiutando loro a interagire e collaborare con gli altri bambini a scuola: una componente chiave dello sviluppo infantile. 

Grecia; La Germania le invia l'ennesimo prestito ad usura


Il Bundestag vota a favore degli “aiuti” onerosi ad Atene
La Germania ha dato il via libera all’ennesima tranche di “aiuti” alla Grecia e il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (nella foto), si complimenta con le scelte di Atene, affermando che un’eventuale bancarotta del Paese sarebbe stata talmente pericolosa da causare il crollo dell’Eurozona e della moneta unica.
Il Bundestag ha approvato a larga maggioranza il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia, predisposto dalla troika dell’usura (Ue-Bce-Fmi). Hanno votato a favore, oltre ai partiti dell’attuale coalizione di governo (Cdu-Csu-Fdp) anche le principali forze di opposizione, come i socialdemocratici (Spd) e i Verdi. In sostanza il Bundestag ha passato al vaglio il piano di “agevolazioni” – equivalenti per volere dei bankster ad una pistola puntata alla tempia del popolo ellenico – che dovranno consentire al debito ellenico di scendere al 124% del Pil nel 2020. Schaeuble, durante l’intervento al Bundestag, ha sottolineato che “tutti gli osservatori internazionali concordano che il nuovo governo greco ha dimostrato grande impegno nell’attuare le riforme concordate” con la troika e “lo ha fatto in modo coerente compiendo numerosi progressi”. Ma il ministro non ha mancato di dire che nonostante tutti gli sforzi compiuti finora per  la Grecia “la strada è ancora lunga” per la piena ripresa dell’economia ellenica. Schaeuble ha poi sottolineato i pericoli nascosti dietro un’ipotetica bancarotta ellenica. “Il potenziale impatto di un default greco – ha puntualizzato il ministro – sugli altri Paesi della zona euro potrebbe portare conseguenze gravi e imprevedibili”, fino a “un crollo” dell’intera Unione valutaria.
Per quanto riguarda le difficoltà che attraversa la Grecia sul piano economico ed occupazionale si parlerà nel vertice dell’Eurogruppo, in programma a Bruxelles lunedì prossimo. Si cerca di definire meglio le modalità dei realizzazione del “buy-back”, avanzata già durante l’ultimo vertice dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Eurozona con i rappresentanti della troika per trovare una soluzione accettabile da tutti al terzo pacchetto di “aiuti” da inviare ad Atene avvenuto nei giorni scorsi, ovvero il riacquisto sul mercato da parte della Grecia dei propri bond per ridurre parte del debito pubblico. Il Fmi ha chiesto garanzie, l’organismo mondialista con sede a Washington non intende rimetterci nemmeno un euro dal prestito ad usura concesso al Paese ellenico e lega il suo via libera all’esborso dei fondi alla realizzazione del programma di riacquisto dei bond greci da parte di Atene. Insomma la Grecia è condannata a pagare e il popolo ellenico a sottostare ai voleri dei bankster e dei tecnocrati pronti a tutto pur di riavere i danari con gli interessi e a speculare sulle privatizzazioni imposte ad Atene.
Fonte: Rinascita

Dopo aver distrutto la sede centrale dei Paraolimpici e uno stadio a Gaza, non può essere Israele ad ospitare i tornei UEFA


Tra la vasta distruzione e l'orrore del massacro israeliano che ha lasciato 162 morti - in gran parte civili disarmati - a Gaza tra il 14-22 novembre, la notizia della distruzione della sede del Comitato Paraolimpico nazionale palestinese e di altre infrastrutture sportive a Gaza è passata quasi inosservata.
Il 21 novembre, il sito ufficiale del Comitato Paraolimpico Internazionale ha riportato questa notizia: 
Lunedi mattina (19 novembre), gli uffici del Comitato Paraolimpico palestinese a Gaza sono stati sottoposti a bombardamenti pesanti che hanno distrutto l'edificio e le infrastrutture della sede Paraolimpica della nazione.
Lo Stadio Palestina e le strutture sportive accessibili per disabili sono state completamente distrutte. Gli impianti sportivi sono stati utilizzati sia da atleti che si allenavano per i Giochi Paraolimpici di Londra 2012 sia da atleti disabili che vivono vicino alla Striscia di Gaza.

Un portavoce dell'esercito israeliano ha affermato via Twitter, senza fornire alcun elemento di prova a sostegno della sua affermazione, che razzi sono stati sparati dallo stadio tre giorni prima che Israele lo avesse bombardato. Anche se ciò fosse vero, l'attacco di Israele non sarebbe stato di difesa sotto qualsiasi definizione, ma un attacco di vendetta punitivo. Tuttavia, Israele non ha fatto nessuna affermazione simile per tentare di giustificare la distruzione del quartier generale Paraolimpico, e Israele ha sistematicamente preso di mira altre infrastrutture civili.

Durante gli otto giorni di bombardamenti, i ministri israeliani e personalità pubbliche hanno rilasciato numerose dichiarazioni affermando che l'intenzione dell'attacco a Gaza è stata quella di punire la popolazione civile. Il Ministro dell'Interno Eli Yishai, per esempio, ha detto che "l'obiettivo dell'operazione è quello di riportare Gaza al Medioevo". Distruggere stazioni di polizia, edifici pubblici, strade, ponti e impianti sportivi è un buon modo per farlo.
La distruzione di strutture sportive palestinesi da parte di Israele, e non per la prima volta, come il suo prendere di mira atleti, sottolinea l'urgenza dell’appello palestinese per non concedere lo svolgimento di grandi tornei sportivi internazionali ad Israele.
Palestinesi: Ritira le coppe UEFA 2013 e 2015 da Israele
In una lettera del mese giugno a Michel Platini, presidente UEFA, l’organo governativo del calcio europeo, decine di squadre di calcio palestinesi, dirigenti, giocatori ed altre figure sportive palestinesi di Gaza, hanno esortato l’UEFA di non "premiare Israele per la sua violenta repressione dei diritti dei palestinesi". 
Nel mese di ottobre, il calciatore palestinese ed ex-prigioniero Mahmoud Sarsak ha fatto appello all’UEFA perché non si svolgessero in Israele le coppe Under 21 maschile e Under 19 femminile, che sono previste nel 2013 e nel 2015.
"Israele si adopera incessantemente per reprimere il calcio palestinese, proprio come fa per molte altre forme di cultura palestinese," Sarsak ha scritto, aggiungendo: "Israele non si comporta come un normale stato in cui i cittadini possono fare liberamente sport. Perché, allora, dovrebbe avere l'onore di ospitare il campionato UEFA Under 21 nel 2013, o l'Under 19 femminile nel 2015?"
Sarsak ha anche criticato il presidente UEFA: 
Platini ha crudelmente dichiarato che il campionato del 2013 "sarà una bella festa del calcio che, ancora una volta, unirà le persone". Invece, permettendo ad Israele di ospitarlo, la UEFA legittima le politiche israeliane di occupazione, oppressione e apartheid. Non ci può essere posto nel calcio per la segregazione e l'oppressione; quindi campionati di prestigio non si possono tenere in Israele.
Chiedo a tutti coloro che si sono mobilitati per il mio rilascio e per la liberazione dei palestinesi in sciopero della fame, di dimostrare ancora una volta il loro impegno per la giustizia e l'uguaglianza, insistendo perché l'UEFA sposti i campionati da Israele.
Quando Sarsak ha intrapreso l’estenuante sciopero della fame lungo tre mesi all'inizio di quest'anno, che ha costretto Israele a liberarlo, ha guadagnato il sostegno significativo dal calcio internazionale e da figure ed enti sportivi tra cui FIFPro, calciatori professionisti passati e presenti come Eric Cantona e Frédéric Kanouté, e anche il capo della FIFA, Sepp Blatter.
Il boicottaggio sportivo è la risposta giusta
Sarsak ha ragione. Quale "stato normale" bombarderebbe o distruggerebbe il quartier generale paraolimpico e gli impianti sportivi di una qualsiasi nazione? Data la portata della distruzione e il fatto che Israele insiste sul fatto che tutti i suoi attacchi sono "precisi" e "chirurgici", si può solo presumere che questo ultimo caso di prendere di mira le strutture sportive è stato intenzionale. 
E dato il numero di palestinesi - decine di migliaia di persone nel corso dei decenni – che convivono con una disabilità come risultato diretto della violenza israeliana, l'importanza di sviluppare le infrastrutture paraolimpiche in Palestina non può essere sopravvalutata.
Ora, più che mai, è il momento di fare pagare a Israele un costo per questi crimini, e raddoppiare gli sforzi per renderlo responsabile. Un boicottaggio sportivo, nell'ambito della crescente campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), è un modo per farlo e non è mai stato più attuale o opportuno.
Per quanto riguarda il presidente UEFA Michael Platini, che ha finora ignorato gli appelli degli atleti palestinesi e della società civile, fategli sapere cosa ne pensate.