giovedì 6 dicembre 2012

Grecia; La Germania le invia l'ennesimo prestito ad usura


Il Bundestag vota a favore degli “aiuti” onerosi ad Atene
La Germania ha dato il via libera all’ennesima tranche di “aiuti” alla Grecia e il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (nella foto), si complimenta con le scelte di Atene, affermando che un’eventuale bancarotta del Paese sarebbe stata talmente pericolosa da causare il crollo dell’Eurozona e della moneta unica.
Il Bundestag ha approvato a larga maggioranza il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia, predisposto dalla troika dell’usura (Ue-Bce-Fmi). Hanno votato a favore, oltre ai partiti dell’attuale coalizione di governo (Cdu-Csu-Fdp) anche le principali forze di opposizione, come i socialdemocratici (Spd) e i Verdi. In sostanza il Bundestag ha passato al vaglio il piano di “agevolazioni” – equivalenti per volere dei bankster ad una pistola puntata alla tempia del popolo ellenico – che dovranno consentire al debito ellenico di scendere al 124% del Pil nel 2020. Schaeuble, durante l’intervento al Bundestag, ha sottolineato che “tutti gli osservatori internazionali concordano che il nuovo governo greco ha dimostrato grande impegno nell’attuare le riforme concordate” con la troika e “lo ha fatto in modo coerente compiendo numerosi progressi”. Ma il ministro non ha mancato di dire che nonostante tutti gli sforzi compiuti finora per  la Grecia “la strada è ancora lunga” per la piena ripresa dell’economia ellenica. Schaeuble ha poi sottolineato i pericoli nascosti dietro un’ipotetica bancarotta ellenica. “Il potenziale impatto di un default greco – ha puntualizzato il ministro – sugli altri Paesi della zona euro potrebbe portare conseguenze gravi e imprevedibili”, fino a “un crollo” dell’intera Unione valutaria.
Per quanto riguarda le difficoltà che attraversa la Grecia sul piano economico ed occupazionale si parlerà nel vertice dell’Eurogruppo, in programma a Bruxelles lunedì prossimo. Si cerca di definire meglio le modalità dei realizzazione del “buy-back”, avanzata già durante l’ultimo vertice dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Eurozona con i rappresentanti della troika per trovare una soluzione accettabile da tutti al terzo pacchetto di “aiuti” da inviare ad Atene avvenuto nei giorni scorsi, ovvero il riacquisto sul mercato da parte della Grecia dei propri bond per ridurre parte del debito pubblico. Il Fmi ha chiesto garanzie, l’organismo mondialista con sede a Washington non intende rimetterci nemmeno un euro dal prestito ad usura concesso al Paese ellenico e lega il suo via libera all’esborso dei fondi alla realizzazione del programma di riacquisto dei bond greci da parte di Atene. Insomma la Grecia è condannata a pagare e il popolo ellenico a sottostare ai voleri dei bankster e dei tecnocrati pronti a tutto pur di riavere i danari con gli interessi e a speculare sulle privatizzazioni imposte ad Atene.
Fonte: Rinascita

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