lunedì 26 novembre 2012

Berlusconi: “Sto pensando di ricandidarmi, il Pdl senza di me è al tracollo”

Silvio Berlusconi  non molla, nonostante il Pdl sia in caduta libera nei sondaggi,, torna a lanciare l'ipotesi di una sua candidatura: "Vediamo, ci sto pensando" ha riposto ad una domanda dei giornalisti presenti a Milanello. L'ex premier si è presentato al campo di allenamento per pranzare con Alessandro Galliani e l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri.

Il fondatore del Pdl ha precisato che è disposto a candidarsi alle primarie poiché il partito "ha subito una decadenza di immagine e risultati, anche per il semplice motivo che io non ci sono stato". E dati alla mano, la creatura di Berlusconi nei sondaggi è al 15,5%, sotto al M5S che può vantare un 18,8% di tutto rispetto, ma soprattutto sotto al rivale storico: il Pd, il quale vanta il 31,7% nelle intenzioni di voto.
Per chi pensasse che l'ex premier si fosse tirato fuori dalla guida del partito a causa dei sondaggi, dovrà ricredersi, poiché lo stesso ha chiarito che la sua decisione è dipesa da Casini, il quale "aveva detto che se Berlusconi non c'è io posso essere parte della coalizione dei moderati del centrodestra. Il signor Casini manca di parola e non ha fatto una piega". Dunque è necessaria la ricandidatura "dato che credo di capire più di qualsiasi altro in Italia quello che c'è stato e che si deve fare".
Ma ciò contrasta con quanto annunciò lo stesso Berlusconi il 4 novembre, ovvero un "passo indietro per amore dell'Italia, come nel '94 quando scesi in campo. Rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol". Ma quando il Tribunale di Milano, nell'ambito del processo Mediaset lo ha condannato in primo grado a quattro anni per frode fiscale, annunciò di sentirsi "obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perché ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me".


 

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